Icona venerata nella nostra Chiesa Parrocchiale
CROCIFISSO DEL 1200
di Berlinghiero Berlinghieri
È una riproduzione iconografica del Crocifisso, di stile italico, di Berlinghiero Berlinghieri, del 1200 circa, di scuola lucchese.
Il Cristo crocifisso, risorto e trionfante domina la struttura della croce, sulla quale pare adeguato.
Il capo, lievemente reclinato verso destra, ha una chioma folta e ondulata, che avvolge un volto luminoso e dolce, da cui traspare tutta la tenerezza di un Dio che ha amato l’uomo fino all’ultimo respiro.
Gli occhi sono aperti ad indicare la pienezza della vita e rivelano la compassione e la misericordia di Cristo verso i poveri, i piccoli, i peccatori.
Sotto le braccia stese sono due figure dolenti: a destra la Madre, la Vergine Maria e a sinistra San Giovanni, il discepolo prediletto.
Sopra e sotto le mani di Gesù sono impressi i simboli dei quattro evangelisti, sotto forma di figure alate di animali e di uomo. Sotto i piedi di Gesù il Golgota lascia intravedere il teschio di Adamo.
Il corpo forte e giovane del Crocifisso emana luce ed è rivestito da un perizoma rosa carminio con ampi drappeggi rifiniti da ricami.
Sopra il capo di Gesù, nella tabella, il Cristo Pantocratore, Colui che tutto sostiene, benedice con la mano destra, mentre con la sinistra tiene il libro della Parola. È affiancato a destra e a sinistra da due angeli in preziose vesti.
L’aureola del Crocifisso, dotata di decori, e tutto lo sfondo della croce sono in oro zecchino, simbolo della gloria di Dio. Sopra e sotto le strisce dorate sono stati posti dei fregi, costituiti da greche geometriche a colori luminosi e in armonia con le vesti dei personaggi rappresentati.
Dio Padre, “che ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio Unigenito”, non poteva permettere che Questi rimanesse nell’oscurità della morte. Con forza e potenza lo ha risuscitato, ridonando la pienezza della vita a Colui che per amore l’aveva perduta e l’ha costituito Signore dell’universo.
Crocifisso venerato nella Parrocchia S.G.B. Cottolengo
Icona scritta per mano di Elena Ramassotto